giovedì 24 marzo 2011

THE HOTTEST THING ON ICE



Quando George Fitch e William Maloney recatisi per lavoro in giamaica videro una gara di "carretti" ebbero una visione; portare una squadra locale alle olimpiadi invernali di bob!
Un idea da un lato folle e dall'altro quasi impraticabile, principalmente perchè in quel paese non vi è mai stata traccia di neve figurarsi una pista ghiacciata per il bob, secondo perchè, gli atleti seppur grandi veocisti non avevano la minima intenzione di partecipare ad una disciplina così estranea dalle loro abituali.
Fu così che l'idea venne propostà al Colonnello dell'esercito Ken Barnes che accettò e mise a disposizione 4 suoi ragazzi per questa impresa che si rivelerà una delle più belle storie sui valori olimpici..
Come tutti gli inizi  fu terribilmente dura, per di più in un paese dove non nevica mai e che dista ore d' aereo da qualunque luogo dotato di un clima che rimandi a una discipina sportiva invernale.
I quattro atleti erano costretti ad allenarsi con un "bob su rotelle", senza una pista adeguata e senza provare l'effetto del clima sulla loro pelle; ma cercarono ugualmente di metterci tutto il loro impegno e determinazione per imparare il più in fretta possibile quella disciplina.
Al momento di partire non possedevano nemmeno l'attrezzatura necessaria per svolgere la gara; vennero interamente sponsorizzati da privati con donazioni alla loro federazione.
Nonostante tutte queste avversità si presentarono ugualmente alle olimpiadi del 1998 di Calgary in Canada; derisi un pò da tutte le squadre e sbeffeggiati dai colleghi più blasonati; scesero ugulalmente in pista..
Quello che successe nei 46 secondi dopo la partenza commosse i milioni di spettatori che seguivano la competizione.
Difatti, un pò goffamente iniziarono la gara, il bob sbandava ad ogni curva e il pilota era visibilmente in crisi nel tenere il bob in linea con la pista, ma nonostante ciò l'intertempo che fecero segnare a metà del percorso era l'ottavo in classifica, un risultato insperato, che metteva la Giamaica davanti a squadre non solo più titolate, ma sulla carta molto più forti; purtroppo però nei secondi successivi, all'uscita di una delle ultime curve il bob si rabaltò da un lato mettendo fine alla loro gara e in teoria ai loro sogni.
Quando si rialzarono però la reazione dell'intero pubblico fu incredibile, un fiume di applausi e di grida li accolsero e li portarono a concludere ugualmente la gara sulle loro gambe.
Questa impresa, seppur non si sia conclusa con una vittoria eclatante ha ispirato il cuore di molte persone, per la tenacia e il coraggio dimostrato da questi ragazzi, inoltre ha dato lo spunto per il film della Disney Cool Runnings che narra proprio di questa straordinaria avventura.
Da quell'anno in poi la federazione di bob  giamaicana ha partecipato a tutte le gare invernali di slittino riuscendo ad aggiudicarsi diverse medaglie in un caso a portare a casa l'oro nelle gare di spinta.

SE PENSIAMO CHE PRIMA DEL 98 ALCUNI ATLETI NON AVEVANO NEMMENO VISTO LA NEVE.

giovedì 10 marzo 2011

...QUANDO SONO I PIU' PICCOLI A DARE L'ESEMPIO.

Ogni giorno, sempre più spesso, veniamo messi al corrente riguardo a episodi di Bullismo; giovani ragazzi che in gruppo si divertono a vessare (nel migliore dei casi) i compagni più deboli e insicuri.
Quante volte abbiamo sentito  cose del genere: "..preso a calci e pugni dai compagni perchè troppo grasso.." oppure " ..umiliano compagno perchè disabile.."; mi rendo perfettamente conto che questo genere di cose succedono, anche quotidianamente; quello che però mi stupisce è il messaggio che viene comunicato attraverso queste notizie.

Premesso che questa è la mia personale opinione, sentendo di questi episodi sembra quasi che i giovani d'oggi siano veramente come li dipingono, ovvero crudeli, egoisti, cinici, superficiali e privi di valori, sembre pronti ad approfittarsi dei più deboli anche solo per ottenere il cosiddetto "Rispetto" degli altri.

PERSONALMENTE NON CREDO SIA COSI'!

Ed ecco una piccola storia che dimostra proprio il contrario, potremmo quasi chiamarla: "un episodio di bullismo al contrario".

Siamo a Catanzaro, in una classe di terza media come molte altre, classe in cui si trova anche "Mario" (nome di fantasia) un ragazzo affetto dalla "sindrome di Down",di fatto non una di quelle disabilità che implicano spostamenti problematici, carrozzina, barriere architettoniche e personale di sostegno.
Nonostante questo però Mario è vittima di una discriminazione (niente di strano direte voi, "succede") si certò può accadere, il problema è che a discriminarlo non sono i suoi compagni di classe, ne tantomeno i professori ma è la preside dell'istituto in persona.


 POSSIBILE DIRETE VOI?! PURTROPPO SI.

Sembra quasi la scena di un film, la direttrice dell'istituto che approfittando dell'assenza di Mario si reca dai suoi compagni di classe per avvertirli, nel caso di gite future, uscite didattiche e qualsiasi altra attività extra-scolastica, di non dire nulla al loro compagno per via degli innumerevoli problemi che causerebbe portarselo dietro e poi per usare le stesse identiche parole: "..perché tanto non capisce..".
Ora, a parte l'ultima frase raggelante della nostra dirigente scolastica, che messaggio pensate che venga trasmesso attraverso un discorso del genere? Non certo quello di intergrazione sociale e tolleranza.
Ed è proprio qui che volevo arrivare, a quella che è stata la risposta dei compagni davanti ad una richiesta così meschina riguardante uno di un di loro.

Terminato l'intervento della preside, una ragazzina dalle ultime file della si alza in piedi e dichiara che in quel caso nessuno di loro avrebbe mai più preso parte a una uscita. E i compagni uno dopo l'altro senza nemmeno pensarci confermano l'annuncio fatto dalla loro portavoce.

FANTASTICO!!!!

Avrei pagato per poter assistere ad una scena del genere, per poter vedere la faccia della preside mentre realizzava che il suo bieco piano per evitarsi scocciature veniva disintegrato da dei ragazzini che lo ritenevano indecente anche per loro..

GRAZIE!!! 

Grazie di cuore a tutta la terza media della scuola di Catanzaro, perchè ci ha ricordato che molto spesso i giovani sono persone migliori degli adulti di oggi.

lunedì 7 marzo 2011

Buone notizie per vivere meglio!

Non so a voi, ma a me capita di guardare il telegiornale e uscirne tristissimo.
Brutte, pessime, terrificanti notizie...

Tanto che mi viene da chiedermi... ma è davvero sempre e solo così?
Il mondo è pieno di tragedie e cronaca o è anche fatto di notizie belle e incoraggianti?
La risposta è semplice: certo che accadono cose meravigliose.. ma fanno poca notizia.

Ora però ve la do io una notizia: 
Secondo uno studio condotto dai ricercatori Eurodap (associazione europea dei disturbi da attacchi di panico)  gran parte dei disturbi di ansia e paura sono dovuti all’informazione
Proprio così: la cronaca nera che occupa così tanta parte sui quotidiani, i servizi scandalosi che scorriamo in tv, i lamenti e le polemiche che ascoltiamo intorno a noi sono fortemente colpevoli del peggiorare e proliferare delle ansie, dello stress e delle paure di cui soffrono moltissime persone. 
Questo perchè i nostri tg sono molto più orientati verso il negativo, che fa scalpore, piuttosto che al positivo, che ci fa stare meglio.


Ma non sono l'unico che la pensa così. Infatti nasce sul web un portale che si chiama Buone Notizie.it che sceglie di riportare l'attenzione di chi sceglie di seguirlo sulle notizie belle e positive che il mondo ha da offrire!


E allora ... viva l'informazione positiva!